Ti è mai capitato di provare a scrivere in stile calligrafico, magari per decorare un biglietto d’auguri o per dare un tocco personale al tuo diario, e ritrovarti con linee imprecise, sbavature o tratti poco eleganti? Se hai annuito, allora sai bene quanto conti la scelta dello strumento giusto. Ecco perché oggi voglio parlarti dei pennarelli con punta a pennello, una soluzione amatissima da chi cerca precisione e morbidezza insieme. Ma non temere, non è una guida riservata solo ai professionisti del lettering; anzi, questi pennarelli sono perfetti anche per chi è alle prime armi o per chi semplicemente adora sperimentare con scritte e disegni.
Perché una punta a pennello fa la differenza
Fammi spiegare meglio: un pennarello con punta a pennello è, di fatto, un incrocio tra un pennello tradizionale e un pennarello classico. Al posto della punta rigida, trovi un gruppo di setole sintetiche (oppure una punta in feltro flessibile) che simula l’effetto di un vero pennello. Sembra un dettaglio da niente, ma in realtà conferisce una libertà espressiva incredibile. Ti permette di variare la pressione durante il tratto, modulando lo spessore della linea a seconda di quanto premi. E lo sai qual è la parte più bella? Non hai bisogno di acqua, palette e altri accessori tipici della pittura: basta stappare il cappuccio, tracciare la linea desiderata e via.
Molti appassionati di calligrafia moderna si affidano a questi pennarelli perché consentono di passare da linee sottili e precise a tratti più spessi e decisi con un semplice movimento del polso. È lo stesso principio che si usa quando si impara la tecnica “fai pressione verso il basso per i tratti discendenti e alleggerisci la mano per i tratti ascendenti.” Se ti piace quel genere di scritte un po’ artistiche e delicate, probabilmente questi pennarelli diventeranno la tua arma segreta.
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Differenze principali rispetto ai pennarelli classici
A volte ci si confonde e si pensa: “Ma alla fine, non è sempre un pennarello?” Sì e no. L’inchiostro potrebbe essere simile a quello di un comune pennarello (di solito a base d’acqua), ma la punta flessibile cambia completamente l’esperienza di scrittura. Un pennarello normale ha una punta rigida che traccia spessori costanti, ottimo se devi colorare superfici uniformi o riempire forme ben definite. Ma se desideri un effetto più dinamico, con linee che variano di spessore, la classica punta rigida non basta.
Inoltre, i pennarelli con punta a pennello sono particolarmente apprezzati da chi fa illustrazioni. Pensa a una foglia: puoi tracciare la linea esterna con un tratto sottile e, con un po’ più di pressione, aggiungere i dettagli più marcati o le venature interne. È come avere un pennello da pittura, però senza il rischio di gocciolare acqua o di sporcare tutta la scrivania. Direi che è un buon vantaggio, specie se ti piace disegnare con una certa spontaneità.
Cosa cercare quando scegli il tuo pennarello con punta a pennello
Probabilmente ti starai chiedendo: “Ok, ma come faccio a capire quali pennarelli comprare?” Beh, ci sono alcuni aspetti da valutare, e te li racconto come farebbe un amico esperto che sta cercando di evitarti qualche acquisto sbagliato.
Tipologia di inchiostro
Di solito si parla di inchiostro a base d’acqua o a base di pigmenti. Quello a base d’acqua è più comune, si asciuga rapidamente e offre una gamma di colori vivaci. Quello pigmentato è spesso più resistente alla luce, e quindi adatto a progetti di lunga durata. Se vuoi sperimentare con sfumature ad acquerello (dove sfumi il tratto con acqua e pennello), l’inchiostro a base d’acqua ti darà risultati migliori.Flessibilità della punta
Esistono pennarelli con punta morbida, perfetta per calligrafia artistica e lettering, e pennarelli con punta semi-rigida che offrono un maggior controllo. Se sei all’inizio, potresti trovarti meglio con una punta un po’ più dura, così non rischi di premere troppo e perdere la precisione. Pian piano, potrai passare a qualcosa di più morbido e “ballerino” che consente effetti ancor più dinamici.Dimensione del pennello
Alcuni pennarelli sono pensati per scritte grandi, altri per dettagli sottili. Controlla sempre se la punta è fine, media o larga. Se ti dedichi a progetti calligrafici su biglietti, bullet journal o lavori di piccole dimensioni, una punta fine (tipo la Fudenosuke di Tombow, giusto per fare un esempio famoso) può diventare la tua preferita. Se invece vuoi decorare cartelloni, potresti desiderare una punta più spessa e corposa.Resistenza all’acqua e alle sbavature
Non tutti i pennarelli reagiscono allo stesso modo all’umidità. Se pensi di usare tecniche miste (magari passare un pennello bagnato sopra il tratto, per creare un effetto sfumato), è fondamentale sapere se l’inchiostro è solubile in acqua. Inoltre, se vuoi che il tuo disegno duri nel tempo, soprattutto se esposto alla luce, controlla che il colore non sbiadisca facilmente. Alcuni produttori specificano la resistenza alla luce (lightfastness) sulle confezioni.Brand
In commercio trovi tantissimi marchi, ciascuno con le proprie caratteristiche. Alcuni dei più noti sono Tombow, Pentel, Sakura e Kuretake, ma ci sono alternative economiche nelle catene di negozi d’arte o anche nei supermercati ben forniti. Il mio consiglio è di leggere le recensioni di chi li ha già provati, per evitare brutte sorprese come punte che si consumano in fretta o inchiostri che sbiadiscono dopo pochi giorni.
Quanto costano? Una panoramica dei prezzi
Parliamo di prezzi, che di solito è uno dei punti più importanti. La fascia di costo dei pennarelli con punta a pennello varia parecchio in base al marchio, alla qualità dell’inchiostro e al numero di pezzi inclusi nel set.
- Singoli pennarelli: possono costare tra 1,50 e 4-5 euro ciascuno, a seconda del marchio. Se vuoi provare un singolo colore o un paio di tonalità prima di comprare un set, questa è la soluzione più semplice.
- Confezioni base (da 6 a 12 pezzi): di solito si trovano tra i 10 e i 30 euro. In questa fascia puoi già acquistare prodotti di marca decente, con una gamma di colori adatta a coprire il 90% delle necessità di un appassionato di lettering.
- Confezioni più grandi (12+ colori): i prezzi possono superare i 40 euro (e in casi di brand premium arrivare a 80-90 euro). Ovviamente, un set più ampio consente di avere tutte le sfumature che desideri, evitando di dover mescolare colori diversi. Alcune confezioni arrivano addirittura a 100 tonalità diverse, pensate per artisti che vogliono una tavolozza completa.
- Opzioni economiche: in certi negozi online trovi anche set da 24 o 36 colori a 15-20 euro, ma attenzione alla qualità. A volte le punte si rovinano dopo poche ore di scrittura, oppure l’inchiostro non è uniforme. Se il tuo obiettivo è dedicarti con passione al lettering o all’illustrazione, potrebbe valere la pena investire un po’ di più.
Come in tanti campi della creatività, il prezzo riflette in parte la durata e la resa dei materiali. Non è sempre vero che il più costoso sia il migliore, ma un brand affidabile difficilmente delude se stai cercando prestazioni elevate e costanti.
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Quando il pennarello incontra l’acquerello: piccoli trucchi di versatilità
A proposito di inchiostri a base d’acqua, c’è una tecnica amatissima che unisce pennarelli con punta a pennello e effetti acquerello. Funziona così: tracci il tuo segno su un foglio resistente (preferibilmente carta da acquerello o comunque carta spessa) e poi, usando un normale pennello umido, sfumi parzialmente i contorni. Il colore si espande regalando effetti sfumati, simili a quelli che si ottengono con i pastelli acquerellabili.
Questo metodo è perfetto se vuoi dare profondità a un disegno floreale o creare sfumature romantiche in una scritta decorativa. Certo, se l’inchiostro del pennarello è indelebile, non otterrai nessuna sfumatura, quindi conviene verificare prima. A volte, poi, si può sfruttare un secondo pennarello di colore più chiaro per “prelevare” il colore dal primo e creare una transizione graduale. Insomma, un vero mondo di possibilità, e dire che si parte sempre dallo stesso strumento: un pennarello con punta a pennello.
Piccole contraddizioni: punta morbida o punta rigida?
Lo sai che tante persone restano indecise tra una punta super flessibile e una punta più rigida? Sembra un dettaglio, ma fa una grande differenza nello stile di scrittura. Una punta rigida, come accennavo, garantisce maggior controllo e rende i tratti più uniformi. D’altro canto, una punta estremamente morbida può sembrare difficile da gestire all’inizio, ma dopo un po’ di pratica consente di realizzare quelle linee che si assottigliano e si ingrossano con un solo movimento, quasi come in un balletto.
È una questione di gusti e abitudini. Io, per esempio, ho iniziato con punte semi-rigide perché le trovavo più facili. Con il tempo, mi sono appassionato alla flessibilità estrema e ora non posso più farne a meno per i lavori di lettering più elaborati. Ma se chiedi a un mio amico grafico, lui preferisce punte stabili perché non vuole troppa variazione nei suoi disegni tecnici. Insomma, potresti anche voler tenere nella tua collezione più tipologie, così da scegliere di volta in volta in base al progetto.
Curiosità: usi alternativi e progetti stagionali
Una delle cose che adoro di questi pennarelli è che non sono limitati alla calligrafia. Anzi, ci si può fare davvero di tutto, dalle illustrazioni su carta da disegno ai segnaposto per feste e matrimoni. Hai presente i menu personalizzati che trovi in alcuni ristoranti chic? Spesso sono realizzati con pennarelli a pennello, proprio perché offrono un look elegante ma allo stesso tempo informale.
In autunno, c’è chi decora le zucche con scritte calligrafiche e motivi floreali. A Natale, puoi realizzare biglietti augurali da sogno senza dover spendere cifre folli in cartoleria. E se hai bambini, potresti coinvolgerli in attività creative, insegnando loro come variare la pressione per ottenere tratti diversi. Qualcuno persino azzarda a scrivere su materiali come legno leggermente trattato o tessuto (anche se, in questo caso, la durata del colore dipende moltissimo dalla compatibilità del tessuto stesso).
C’è chi sperimenta pure sulle pietre levigate, per creare piccoli sassi decorativi da regalare come portafortuna. Naturalmente, in questi usi meno convenzionali, è sempre bene testare prima che l’inchiostro aderisca e che la superficie non rovini la punta. Nulla di troppo impegnativo, basta un pizzico di attenzione e un po’ di fantasia.
Occhio alla conservazione: evitare punte secche e inchiostri deboli
Sembra banale, ma la conservazione dei tuoi pennarelli è fondamentale per mantenerli in ottima forma. Non vuoi ritrovarti con punte rovinate o inchiostri troppo secchi proprio quando stai per iniziare un nuovo progetto. Un consiglio pratico: conserva i pennarelli in orizzontale, specialmente se la punta è molto flessibile, in modo da distribuire uniformemente l’inchiostro. Alcuni li tengono in verticale con la punta verso il basso, per evitare che la punta si asciughi. Onestamente, dipende anche dalle indicazioni del produttore e dallo spazio che hai a disposizione. Se hai un portapenne verticale, potrebbe andar bene, ma assicurati di controllarli di tanto in tanto.
Un altro aspetto: fai attenzione a non premere troppo la punta sul foglio. Anche se si chiama “punta a pennello,” questo non significa che sia indistruttibile come un pennello di setole naturali. Se vuoi ottenere un tratto più scuro, meglio ripassarlo più volte piuttosto che schiacciare forte, rischiando di piegare o danneggiare le fibre che compongono la punta.
Riepilogo
Dopo aver esplorato i motivi per cui i pennarelli con punta a pennello sono così apprezzati, possiamo fare un veloce riepilogo sui prezzi e aiutarti a decidere cosa fa al caso tuo:
- Se sei un principiante e vuoi solo provare, potresti comprare 2-3 colori singoli, con una spesa di circa 5-10 euro, per farti un’idea della morbidezza e della resa cromatica.
- Se già sai che ti innamorerai del lettering e vuoi una palette un po’ più variegata, prendi un set base: con 12-15 euro ti porti a casa 6 colori decenti. Alcuni set di media fascia stanno tra 20 e 30 euro, e includono una decina di tonalità.
- Se invece desideri un kit professionale, con 24, 36 o addirittura 50 colori, puoi salire sopra i 40-50 euro, arrivando anche a 80 euro o più per i marchi top di gamma.
Ricorda che la qualità si paga, ma non sempre è necessario acquistare il set più costoso. Spesso i set di fascia media offrono un ottimo equilibrio tra varietà cromatica e qualità della punta. Se poi vuoi specializzarti ulteriormente, potrai sempre ampliare la collezione con singoli pennarelli di marche differenti, così da scoprire quale punta o inchiostro soddisfa di più il tuo stile.
Conclusioni
Siamo arrivati quasi alla fine, e forse hai già in mente il set perfetto per iniziare (o per completare la tua collezione). Prima di lasciarci, vorrei darti un ultimo consiglio: sperimenta, gioca, prova abbinamenti di colori, mescola tecniche calligrafiche diverse e non aver paura di sbagliare. Fa tutto parte del processo creativo. I pennarelli con punta a pennello invitano proprio a fare questo: variare la pressione, cambiare direzione, creare curve eleganti o angoli decisi.
E se qualcosa non viene come speravi, beh, non è la fine del mondo: basta un nuovo foglio e un pizzico di pazienza. Talvolta, dal cosiddetto “errore” nasce un’idea originale che non avresti mai concepito in un contesto più rigido. Dopotutto, non è forse l’imperfezione che rende unico un progetto artistico?
Se hai dubbi o curiosità, magari confrontati con altri appassionati online o partecipa a qualche workshop. In alcuni casi, vedere come un professionista impugna il pennarello e lo muove sul foglio può dare spunti utilissimi. Ma soprattutto, non dimenticare che l’arte è, prima di tutto, un modo per esprimersi. E questi pennarelli, con la loro punta morbida e versatile, possono davvero aprire orizzonti inaspettati.