Ti è mai capitato di sentire un richiamo irrefrenabile davanti a un muro bianco, immaginando scritte colorate e design esplosivi? Se sì, potresti essere attratto dal mondo dei graffiti e, ancor prima di brandire una bomboletta spray, esiste uno strumento imprescindibile per dare forma (anche in formato ridotto) alla tua arte: il pennarello da graffiti. In questa guida parleremo dei pennarelli specializzati, usati dai writer di tutto il mondo per sketch, tag, outline e piccoli murales su varie superfici.
Scopriremo come sceglierli, quali caratteristiche contano davvero e che cifre dovrai considerare.
Perché i pennarelli da graffiti sono importanti?
Prima di tutto, lo sai? I graffiti non si fanno solo con gli spray. Spesso un writer realizza schizzi (sketch) su carta prima di passare al muro, per studiare forme e cromie; oppure crea “tag” (firme) su stickers, cartelli, complementi urbani, e qui i pennarelli sono fondamentali. Scegliere lo strumento adeguato significa ottenere linee fluide, colori resistenti e, non da ultimo, la soddisfazione di avere un segno che non sbava alla prima pioggia o al primo contatto con le dita.
I pennarelli da graffiti non sono semplici “marker” scolastici: usano inchiostri e punte studiate per superfici lisce (vetro, metallo, plastica), ruvide (cemento, pietra) e persino cartoncino, tessuto o pelle. Inoltre, molti brand offrono formati e spessori diversi (dalla punta extrafine da 0,8 mm alle punte giganti da 15-20 mm), ampliando le possibilità espressive.
Ultimo aggiornamento 2025-04-28 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Criteri di scelta principali
Tipologia di inchiostro: a base d’acqua o a base d’alcol?
Marker a base d’acqua
Ideali per chi preferisce un odore meno invadente e vuole un segno più “leggero.” Spesso i colori sono brillanti e, dopo l’asciugatura, il segno risulta abbastanza permanente su molte superfici (ma potrebbe richiedere una vernice protettiva se esposto all’esterno). Sono popolari perché non contengono solventi pesanti e asciugano piuttosto in fretta.Marker a base d’alcol (o solvente)
Hanno un inchiostro più aggressivo, che tende a penetrare bene su superfici lisce o lucide, garantendo un segno resistente all’acqua e allo sbiadimento. Emana però un odore più forte. Se vuoi “taggare” una superficie particolarmente scivolosa (come il vetro o il metallo), questi pennarelli di solito aderiscono meglio, e a volte resistono ai tentativi di rimozione.
Spessore e forma della punta
- Punte fini (0,8-2 mm)
Ottime per dettagli, contorni, linee sottili o scritte piccole. Molti artisti le usano anche per rifiniture su un murale fatto con lo spray. E poi c’è chi realizza veri e propri disegni su carta, con uno stile “graffiti-based.” - Punte medie (3-5 mm)
Un compromesso: abbastanza spesse da creare linee solide, ma ancora controllabili. Ideale per firme più visibili, schizzi rapidi e lettering. - Punte extra larghe (8-20 mm)
Qui ci troviamo nel regno dei cosiddetti “chisel tip marker” e “calligraffiti marker,” con punte a scalpello di dimensioni giganti. Perfetti per tag e scritte bold, dove vuoi che il segno si noti subito. Certi modelli hanno punte rotonde enormi, ottime per effetti di inchiostro “dripping” (gocciolante).
Alcuni marchi permettono anche di cambiare la punta, così puoi sostituirla quando si consuma (o se vuoi passare da fine a media). Valuta se ti piace l’idea di un marker con sistema “componibile.”
Capacità del serbatoio e ricaricabilità
Molti pennarelli da graffiti sono ricaricabili: compri la boccetta di inchiostro apposita e ricarichi. Questo è ecologico e conveniente se usi spesso quel colore. Invece, i marker non ricaricabili finiscono quando l’inchiostro è esaurito, costringendoti a buttarli via. Se prevedi di usare molto un determinato pennarello, quello ricaricabile potrebbe essere un buon investimento, soprattutto per punte extralarge che divorano l’inchiostro in pochissimo tempo.
Resistenza e finitura
Cerchi un marker super-coprente, capace di disegnare su superfici scure o colorate? Oppure preferisci un inchiostro semitrasparente per effetti sfumati? Alcuni inchiostri (per esempio i metallici, tipo oro o argento) funzionano al meglio su superfici scure, mentre altri (bianco coprente) necessitano di una formula speciale per essere visibile su muro. Se vuoi graffiti in esterno, assicurati che l’inchiostro sia UV-resistant (non sbiadisca al sole) e impermeabile.
Come preparare la superficie da graffitare
Se stai lavorando su un muro o su una superficie “non convenzionale,” un paio di accorgimenti possono aiutarti a ottenere risultati migliori:
- Pulizia: rimuovi polvere, grasso o incrostazioni. Gli oli naturali o lo sporco possono far scivolare l’inchiostro.
- Primer: se la superficie è eccessivamente liscia o lucida (es. vetro, metallo), potresti spruzzare un primer o passare delicatamente carta abrasiva per dare grip.
- Test: prima di iniziare l’opera, prova il pennarello in un angolino. Così verifichi la coprenza e la resa del colore, ed eviti brutte sorprese.
Se invece lavori su carta o cartoncino, assicurati che la grana non sia troppo ruvida, altrimenti alcune punte (specie quelle più morbide) possono consumarsi o spezzarsi. Per bozzetti rapidi, la carta liscia da disegno va benissimo.
Prezzi indicativi e rapporto qualità-prezzo
- Pennarelli base: 2-5 euro ciascuno, con punte di piccola/media dimensione. Certi set di brand secondari costano 10-15 euro per 6-8 pennarelli, ma la qualità può variare.
- Marche specializzate: Molotow, Grog, On The Run, Montana e simili si aggirano sui 3-8 euro a pezzo (dipende dalla dimensione del serbatoio e dalla complessità della punta). Un set da 5 colori può superare i 25-30 euro.
- Pennarelli metallici o effetti speciali: leggermente più costosi, spesso intorno ai 6-10 euro a penna singola.
- Ricariche di inchiostro: di solito 8-15 euro per una boccetta da 100-250 ml, che può ricaricare il marker diverse volte.
Se intendi usare i pennarelli occasionalmente per qualche bozzetto, potresti partire con un set misto (punte diverse e 6-12 colori base). Se invece sei un writer assiduo, investire in ricaricabili è quasi obbligatorio, a medio-lungo termine risparmierai e avrai più controllo sul tipo di inchiostro.
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Conclusioni
I pennarelli da graffiti non sono strumenti “one-size-fits-all,” ma anzi, variano ampiamente per tipologia di inchiostro, spessore della punta e livello di resistenza. Per iniziare, chiediti:
- Dove disegnerò? (carta, muro, metallo, vetro, plastica…)
- Voglio inchiostro a base d’acqua o solvente? (odori, compatibilità con la superficie)
- Quanto spessore di linea mi serve? (punta fine, media o extralarge)
- Quanto budget ho e quanto userò i marker? (forse un paio di marker di buona qualità bastano, oppure preferisci un set più economico con tanti colori)
Se vuoi un consiglio, comincia con alcuni pennarelli acrilici (tipo Molotow One4All o Uni-Posca) e magari uno a base d’alcol per linee brillanti e definitive. Sperimenta su diverse superfici e vedi quale resa ti soddisfa di più. Nel tempo, è possibile che la tua collezione si espanda, perché ogni writer (o appassionato di street art) sa che sperimentare con nuovi marker e nuovi inchiostri è parte del divertimento.