In questa guida spieghiamo come scegliere l’album per schizzi e come utilizzarlo.
Come Scegliere l’Album per Schizzi
L’album per schizzi è una sorta di studio portatile ed è molto utile quando non si ha tempo per una sessione formale di disegno. Un album per schizzi è essenziale per tutti gli artisti di arti figurative. Portandolo con voi in vacanza vi sarà possibile effettuare uno studio in qualsiasi momento. Le opportunità di utilizzo dell’album per schizzi sono infinite: si può disegnare in treno, nella sala d’attesa di un aeroporto, in un parco mentre si osserva la gente. Sarà così possibile fare una certa pratica e imparare a osservare in modo intuitivo.
Esiste in commercio una varietà di album per schizzi, sia per misure sia per formati: alcuni sono tascabili, altri possono raggiungere una larghezza di cm 60 o anche più. Un album che duri nel tempo dovrà avere una copertina rigida e una rilegatura resistente. La carta degli album per schizzi è generalmente una carta opaca da disegno sottile; è consigliabile acquistare un album con carta che si avvicini a questo tipo di qualità e preferibilmente con un formato di cm 20 x 15.
I tempi di esecuzione di schizzi e disegni dovrebbero essere variati: si può passare da uno schizzo eseguibile in un paio di minuti a disegni che richiedono un tempo più lungo.
Di tanto in tanto potete utilizzare materiali insoliti: penne a sfera, punte di fibra, pezzetti di matite o addirittura disegnare con bastoncini di legno intinti nell’inchiostro e qualsiasi altro strumento che possa fare al caso vostro. Spesso cambiare gli strumenti con cui si disegna può aiutare a superare certe inibizioni che hanno frenato il vostro sviluppo artistico. L’album per schizzi è il vostro mondo segreto e in esso non si parla di errori.
Ultimo aggiornamento 2024-12-13 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Realizzare uno studio
Questo esercizio e il seguente possono indurvi a ridefinire le vostre idee sulla percezione e divenire, istintivamente, parte del vostro modo di disegnare. Analogamente, non dovreste mai aver timore di rielaborare i metodi esistenti nel creare i vostri disegni.
Tuttavia, prima di imbarcarvi con il vostro album in disegni più complessi, cercate di fare alcuni esercizi sperimentali servendovi dell’osservazione intuitiva. La vostra mente dovrà essere aperta, ricettiva: è un modo per essere rapidi ed eseguire segni istintivi, per esaltare i metodi e le tecniche che avete appreso.
Lavorando a partire dall’osservazione, procedete con un tratteggio continuo nel delineare la figura o l’oggetto, cercando di fare con la mano un movimento costante mentre osservate il soggetto. Ciò vi aiuterà a ottenere una linea fluida. È importante anche valutare le proporzioni della composizione in modo corretto. Utilizzate i materiali che preferite e cercate di variare il tempo di esecuzione dei vari studi.
Un altro ottimo esercizio è la realizzazione di una serie di disegni al tratto di figure od oggetti. Non osservate il disegno dopo averlo iniziato ma limitatevi a osservare il soggetto cercando di creare sul foglio le forme e le linee con l’intuizione. Anche in questo caso potete utilizzare materiali diversi, ma gli studi dovranno avere una durata inferiore al minuto.
Lo studio di una figura
Un soggetto interessante per uno schizzo è la figura di una persona che si rilassa a casa propria. Quando per esempio una persona legge o guarda la televisione, la posizione del corpo può rimanere pressoché uguale per circa l5-30 minuti. Nel caso la persona si muova modificando leggermente la posizione originaria, si possono tratteggiare nuove linee sul disegno precedente: si tratta di una tecnica che conferisce maggiore intensità al disegno creando una sensazione di animazione. Se la persona cambia posizione, occorre avere pazienza. Io preparo spesso una serie di pagine dell’album disegnandovi persone diverse. Siamo infatti tutti creature abitudinarie, e perciò una certa posizione può essere facilmente ripetuta. Quindi se vi trovate in questa situazione, proseguite semplicemente il disegno.
Io cerco sempre di osservare la figura in relazione a ciò che la circonda, disegnando in modo intuitivo linee di diversa lunghezza mentre lavoro alle forme osservando costantemente il soggetto. Non faccio mai misurazioni: il mio album per schizzi è un luogo per esplorare il tratteggio libero e istintivo. Per questo motivo non usate la gomma per apportare delle modifiche.
Testa, spalle e cuscini
Il mio soggetto guardava le televisione sdraiato e appoggiato ad alcuni cuscini. Ho iniziato dal punto in cui la fronte e il cuscino si toccavano. Guardando costantemente il soggetto, e non il foglio, ho disegnato il profilo del cuscino. Quindi ho osservato lo spazio tra il cuscino e la testa. Dapprima ho usato dei tratti leggeri e poi ho iniziato a lavorare intorno e dentro le forme. Man mano che familiarizzavo con le posizioni correttamente tracciate e gli angoli cruciali, ho reso tratti e linee più pesanti.
Spalle, giacca e letto
Sono quindi saltato dalla punta del mento e ho segnato un angolo per il collo della giacca per poi disegnarne con tratti fluidi grinze e pieghe. Infine ho osservato lo spazio tra la figura e l’esterno del letto per disegnarne il profilo.
La testa
Sono passato nuovamente alla testa. Disegnavo tratto dopo tratto, osservando le proporzioni di naso e zigomi: dalle labbra al mento, dalle labbra agli occhi, dallo zigomo al collo. Per indicare questi punti i tratti dovevano essere leggeri e sperimentali. Dopo aver acquisito maggiore sicurezza circa le posizioni, ho disegnato anche linee e angoli. Il disegno non era ancora ultimato, ma era stata un’ottima pratica e avrei potuto continuarlo con uno studio di una posizione differente.
Una passeggiata con l’album per schizzi
Uscire con l’album per gli schizzi è per me come intraprendere un’avventura visiva. Una delle mie passeggiate preferite è quella che mi conduce verso il Tamigi, a circa un miglio dalla mia casa di Chiswick, a Londra. Forse anche voi avete una passeggiata che amate in modo particolare: in questo caso potreste approfittarne per portare con voi l’album per schizzi e realizzare un nuovo progetto. Rimarrete sorpresi nello scoprire quante sono le cose che avete dato per scontate e quanto possa risultare divertente disegnare seguendo un proprio stile. Decisi di realizzare sei studi di 10 minuti lungo la strada che porta al fiume e uno studio di 30 minuti a destinazione raggiunta. Avrei disegnato degli oggetti osservabili lungo la strada e infine mi sarei dedicato a un paesaggio. Indugiando in questa passeggiata ho scritto dei commenti per ogni schizzo eseguito; l’ultimo disegno, lo schizzo del paesaggio, l’ho commentato con una sequenza divisa fase per fase.
La casa unifamiliare a schiera
Di fronte alla mia abitazione ho eseguito un veloce disegno dell’entrata principale e della finestra col balcone. La struttura della porta e le colonne sono state disegnate a matita. La ringhiera del balcone era un motivo alquanto delicato. Per creare l’effetto dei mattoni ho tracciato una serie di linee orizzontali a distanze regolari. Per i bidoni della spazzatura ho utilizzato degli angoli un po’ insoliti per ottenere un effetto di contrasto con l’ingresso di forma rettangolare.
Le biciclette
Ho quindi proseguito fino alla fine della strada dove era un gruppo di biciclette appoggiate a dei sostegni. Sistemandomi ad alcuni passi di distanza ho iniziato a disegnare una bicicletta in rapporto al suo sostegno.
Disegnavo lavorando d’istinto, con linee essenziali e senza calcolare dimensioni e proporzioni, ma tenendo la matita quasi sempre sul foglio. Le ruote sono state realizzate con una serie di linee circolari. La forma del sostegno mi aiutava a dare la sensazione di una bicicletta appoggiata a un sostegno. Quando si lavora con un album per schizzi, la cosa più importante è la spontaneità e quindi disegnare piuttosto rapidamente.
La vetrina di un negozio
Allontanandomi dalla strada principale, ho imboccato una stradina lungo là quale era una fila di negozi. L’esposizione di pesce e crostacei freschi sollecitò in me un forte impulso creativo. Dopo aver osservato i motivi creati da pesce e crostacei, ho allora deciso di disegnare un’aragosta. Si trattava di un soggetto ricco di linee curve ed era quindi necessario disegnare a matita con tratti
fluidi e leggeri, variando l’intensità e la larghezza del segno. Mentre lavoravo, ho cercato inoltre di dare forma al contrasto tra l’aragosta e gli altri pesci esposti.
L’albero
Al termine della strada era una piazza a circolazione rotatoria. Un certo numero di alberi vi cresceva, lottando contro il traffico e il cemento. Ne ho scelto uno di forma semplice e l’ho disegnato partendo dal tronco per arrivare ai rami affusolati, cercando di seguire l’esatta direzione della forma del tronco. In tal modo sarebbe stato possibile catturare quella sensazione di energia che si sprigionava dal terreno attraverso il tronco e che mi aveva colpito sin dall’inizio. Usavo linee e segni leggeri che ridisegnavo con tratti più pesanti se mi accorgevo che la larghezza o la direzione dei rami erano sbagliate.
Gli alberi sono un soggetto lineare interessante per la forma complessa e il movimento frequente che li contraddistingue e che li rende perciò difficili da disegnare. Perseverare in un simile tipo di esercizi vi aiuterà sicuramente a migliorare le vostre capacità di esecuzione delle linee.
Il colmo di un tetto
Dopo aver imboccato un’altra strada secondaria, ho iniziato a osservare le caratteristiche architettoniche delle abitazioni. Vedevo stagliarsi contro il cielo un camino e una sezione del tetto. Dapprima ho disegnato la forma rettangolare del camino e l’angolo del tetto; quindi ho raffigurato i comignoli al tratto, cercando di coglierne la forma e il profilo un po’ intricato. Infine, per creare un contrasto tra i comignoli e il resto del disegno, ho coperto i comignoli con uno strato tonale.
Il fiume
Struttura di base
Mi trovavo ora vicino al fiume e potevo quindi scegliere il soggetto per lo schizzo più lungo di 30 minuti. Le sponde dei fiumi offrono sempre spunti interessanti, per cui l’unico problema nella scelta era rappresentato dalla varietà delle possibilità che si presentavano ai miei occhi. Lavorando velocemente con la matita ho disegnato una linea per il margine della strada lungo il fiume che divideva in due parti uguali il foglio da disegno. Successivamente mi sono dedicato alla linea della banchina con la chiatta ormeggiata. Disegnavo con tratti rapidi, spostando velocemente lo sguardo dal foglio al soggetto.
Recinzione, chiatta, segnali e alberi
Sono passato quindi a disegnare i paletti che formavano la recinzione, partendo da quello più distante per giungere man mano a quelli più vicini e dunque più grandi. Mi sono però limitato al solo tratteggio dato che non volevo ancora prendere alcuna decisione circa l’equilibrio tonale dello schizzo. Quindi ho aggiunto i segnali verticali. Ho cercato di determinare le distanze senza misurarle, ma semplicemente saltando da un punto all’altro e disegnando trattini e linee, in modo da creare un effetto di spontaneità. Per dare importanza a un angolo o a un oggetto, invece, ho sfruttato l’intensità del tratteggio. Infine, ho disegnato la linea retta che segnava l’altezza del fiume e il bordo della chiatta.
Il fiume
La luce del pomeriggio creava lievi e morbide increspature sulla superficie del fiume. Cercavo di dare forma a questo fluire lasciando scivolare la matita sul foglio, con linee serpeggianti e increspate per creare l’impressione del lento fluire dell’acqua che si presentava alla mia vista.
Il contrasto
I paletti della recinzione dovevano formare secondo me un contrasto con la superficie del fiume e quindi li ho coperti con toni scuri. Volevo inoltre porre in risalto la loro collocazione un poco casuale disegnandone i poli con angoli singolari. La superficie della strada formava inoltre dei motivi accidentali che ho disegnato con tratti brevi e curvilinei. Poi ho aggiunto anche la riva e il marciapiede.
Album per Schizzi più Venduti
Mettiamo a disposizione un elenco degli album per schizzi più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
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