Non è necessario spendere molto per acquistare i semplici materiali che servono per iniziare a disegnare. Esiste in commercio una grande varietà di materiali e strumenti, ma soltanto alcuni di essi sono indispensabili per il principiante. In questo capitolo la lista dei materiali viene data in base a ogni specifico progetto di lavoro: in tal modo potrete costituire gradualmente l’attrezzatura necessaria e comprare solo gli articoli che vi servono per quel determinato esercizio, se non li avrete già acquistati prima.
L’attrezzatura base
Matite
Quando si pensa al disegno il primo oggetto che viene in mente è sicuramente la matita. Ancora oggi, in effetti, rappresenta lo strumento principale del disegnatore perché grazie alla sua versatilità consente di eseguire un’ampia gamma di disegni al tratto e di valorizzazioni tonali. Inoltre, può essere portata ovunque ed è quindi l’ideale per gli schizzi improvvisati. Da un punto di vista artistico, tuttavia, la matita è un mezzo relativamente recente: fu inventata in Francia nel 1795 da Nicolas Jacques Conté.
La parte centrale di una matita, la mina, è costituita da un insieme di argilla e grafite la cui consistenza varia in durezza o morbidezza. Le matite dure vanno da H a 8H: più alto è il numero e più sono dure; lo stesso vale per quelle morbide che da B arrivano fino a 8B. Le matite HB sono quelle di durezza media.
Le matite dure hanno un tratto secco e pulito, quelle morbide sono invece più versatili perché permettono di disegnare sia un tratto sottile e pulito sia un tratto più pastoso. Se la punta è affilata le linee saranno sottili, mentre con una punta smussata si otterranno linee morbide e pastose e sarà possibile eseguire diversi gradi di valorizzazione tonale. Il corredo base dovrebbe comprendere matite con diversi gradi di morbidezza quali la 2B, la 4B e la 6B.
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Carboncini
Il carboncino è il più antico mezzo per disegnare. Le sue origini sono probabilmente da far risalire agli abitanti delle caverne che disegnavano sulle pareti con dei pezzi di legno bruciacchiati raccolti tra la brace. Il carboncino da disegno è venduto sotto forma di bastoncini o di matite e ha diversi gradi di durezza; è spesso utilizzato per la valorizzazione tonale delle forme in quanto si può sfumare con facilità su ampie superfici.
Sono disponibili in commercio tre tipi di carboncino
Carbonella o fusaggine – Sono bastoncini di varie dimensioni e lunghezze: i più sottili sono utilizzati solitamente per i disegni al tratto; quelli più spessi ‘sono adatti per la valorizzazione tonale, ma possono essere usati anche per realizzare svariati tipi di linee. Talvolta sono venduti singolarmente, ma normalmente sono commercializzati in scatole di 10 o 20 pezzi.
Carboncino pressato – È costituito da bastoncini corti e dà un tono più scuro di quelli lunghi; è difficile disegnare una linea sottile con questo tipo di carboncino a meno che non sia stato prima appuntito, ma è estremamente utile per i toni molto scuri che servono ad accentuare i contrasti nei disegni a carboncino.
Matita a carboncino – È disponibile nelle gradazioni extra morbida, morbida, media e dura ed è usata per disegni al tratto e schizzi veloci d’album; è preziosa per l’esecuzione delle linee decise che definiscono le figure nei disegni a carboncino con valorizzazione tonale.
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Carta
Esistono in commercio diversi tipi di carta da disegno sia per formato che per qualità. La composizione è una combinazione di fibra di legno, fibra di lino, canapa e cotone.
Le dimensioni sono classificate in base a un sistema di codici: il formato più grande disponibile è Al (mm 841 x 594), il più piccolo A5 (mm 210 x 148).
Diverse sono anche le qualità, che variano a seconda del tipo di superficie. Una carta fatta a mano può avere una superficie con granitura o una rifinitura liscia. Una carta fatta a macchina ha invece una superficie liscia. La carta prodotta con una percentuale di stracci ha certamente una superficie più resistente per disegnare ma il suo costo è pressoché proibitivo. Per chi inizia a disegnare sarà sufficiente un blocco per schizzi di carta opaca da disegno formato A3 (mm 420 x 297).
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Penne
Le penne sono state strumenti usuali per il disegno sin dagli albori del medioevo e ancora oggi sono comunemente utilizzate da grafici, progettisti e anche dagli artisti. Con l’inchiostro si ottiene una linea più decisa rispetto a quella della matita e la larghezza del tratto varia in base al tipo di pennino impiegato.
Penne di canna e di bambù – Sono costituite da una cannuccia opportunamente tagliata e incisa all’estremità che deve essere intinta di frequente nell’inchiostro, non avendo un serbatoio; produce di solito un tratto fluido ed espressivo che varia in base al taglio della punta.
Penne d’oca – Con la punta adeguatamente affilata hanno un utilizzo piuttosto frequente nel disegno.
Ma soltanto le penne che vengono perse naturalmente dai volatili sono adatte a tale scopo perché sono quelle che hanno raggiunto una crescita sufficientemente completa. La linea creata dalla penna d’oca è elegante e questa caratteristica l’ha resa molto popolare per l’esercizio della bella scrittura.
Penne a cannuccia – Sono asticciole di plastica o legno in cui è possibile inserire una vasta gamma di pennini di metallo. Poiché il pennino trattiene una certa quantità di inchiostro non devono essere intinte troppo di frequente.
Penne a serbatoio e penne stilografiche – Sono penne con pennini intercambiabili, utilizzate da grafici e disegnatori pubblicitari. La penna stilografica ordinaria non permette di creare quella varietà di tratti che chi si accosta al disegno come principiante deve esplorare e perciò il suo utilizzo non viene di solito consigliato.
Inizialmente saranno indispensabili soltanto una cannuccia di legno con una gamma di pennini di diverse dimensioni. Sarebbe invece utile avere anche una penna di canna o di bambù.
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Pennelli
Penne e pennelli possono essere usati contemporaneamente nello stesso disegno per creare effetti interessanti, soprattutto nel lavoro di valorizzazione tonale.
Il corredo base dovrà quindi includere dei pennelli di nylon o di nylon e martora. Per iniziare andranno bene due pennelli a punta arrotondata, misura 2 e 7, e un pennello a punta piatta, misura 8, che vi consentiranno di lavorare al tratto e anche di creare ombreggiature.
Inchiostro
I primi inchiostri furono fabbricati anticamente in Cina con fuliggine di candela e acqua gommosa; se ne ricavava così un composto solido che veniva diluito con l’acqua. I cinesi utilizzavano questo inchiostro sia per scrivere sia per disegnare. Oggi i disegnatori prediligono l’inchiostro di china, una soluzione composta da nerofumo e collante acquoso che con l’aggiunta di gommalacca diventa idroresistente. L’inchiostro di china è eccellente per disegnare ed è
particolarmente indicato per i principianti in quanto facilmente reperibile e semplice da adoperare.
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Tavoletta da disegno
È essenziale avere una tavoletta da disegno in modo da poter lavorare su una superficie stabile. Il tipo migliore per i principianti è in legno compensato e dovrebbe misurare all’incirca cm 55 x 50. Rivolgendosi presso un falegname o un commerciante di legname è possibile ottenere una tavoletta da disegno tagliata su misura.
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Gomme
Le prime gomme per cancellare erano fatte di cuoio morbido o di pane appena cotto, ma la scoperta del caucciù e la produzione della plastica hanno avuto come risultato quello di soppiantare gli antichi tipi di gomma. Le gomme di plastica sono ottime per la matite e il carboncino. La cancellatura di segni d’inchiostro presenta invece difficoltà che le gomme in commercio non riescono a risolvere. La cosa migliore è grattare con delicatezza la superfice del foglio servendosi di un cutter affilato o di un bisturi da grafico. Si consiglia di mantenere appuntita un’estremità della gomma di plastica tagliandola di tanto in tanto con un coltello affilato.
I bastoncini di carta morbida arrotolata noti come sfumini servono invece per sfumare il tratto dei carboncini.
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Altri strumenti
I disegni eseguiti a carboncino o con matite morbide possono sbavare piuttosto velocemente se non vengono trattati in modo adeguato con gli appositi fissativi che permettono appunto di fermare le sostanze che non aderiscono al foglio. Il fissativo è disponibile in bombolette spray. Le istruzioni per l’uso sono sempre riportate sulla bomboletta e devono essere seguite con scrupolo. I pastelli a olio utilizzati dagli artisti sono resistenti all’acqua e risultano molto utili quando si lavora con tecniche e materiali misti.
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Gli strumenti da taglio sono essenziali per appuntire le matite e tagliare carte e cartoncini. Un cutter affilato è l’ideale per entrambi gli scopi. Le puntine da disegno e il nastro adesivo per mascheratura sono invece necessari per fissare il foglio alla tavoletta da disegno o per appendere al muro i disegni appena eseguiti.
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Una riga di metallo della lunghezza minima di cm 30 è utile sia per tagliare il cartoncino sia per delimitare l’area in cui disegnare.
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Infine, procuratevi una cassetta portaoggetti, per esempio un vecchio portattrezzi o un apposito contenitore di plastica con scomparti, che vi servirà per organizzare e raccogliere tutta la vostra attrezzatura.
Arredamento
Tavolo
È indispensabile un tavolo di altezza conveniente sia per lavorare in piano sia per tenere la tavoletta inclinata appoggiandola
semplicemente contro il bordo.
Sedia
Una buona sedia da cucina priva di braccioli e che fornisca un punto di appoggio funzionale alla schiena è essenziale per disegnare seduti. Spesso è utile avere accanto a sé uno sgabello per appoggiare i vari materiali.
Cavalletto
Per chi inizia a disegnare non è indispensabile un cavalletto, sempre che si disponga di una tavoletta da disegno. Il cavalletto fornisce una superficie per disegnare
verticalmente: è così possibile rimanere comodamente seduti in modo che però il braccio possa muoversi liberamente oppure disegnare in piedi se per esempio il soggetto si trova su uno scaffale. Disegnare in piedi offre il vantaggio di poter osservare più facilmente il lavoro da una distanza variabile consentendo quindi una visione d’insieme del disegno. Anche le proporzioni appariranno più chiare, e le dimensioni degli oggetti e le distanze tra di essi potranno essere valutate e alterate.
Esistono tre tipi di cavalletto:
Cavalletto radiale – Comunemente utilizzato nelle scuole d’arte ma poco adatto a una casa di medie dimensioni per la sua voluminosità.
Cavalletto per schizzi – È un cavalletto pieghevole che può trovare facilmente posto in un armadio.
Cavalletto con cassetta per colori – È una versione più stabile del cavalletto pieghevole, che si ripiega su se stesso in modo da divenire tutt’uno con il supporto principale costituito dalla cassetta per i colori.
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Come prepararsi
Per poter lavorare con tranquillità ed evitare seccanti perdite di tempo è consigliabile dedicare qualche piccolo sforzo alla preparazione dei materiali. Mettersi per esempio a cercare senza successo un matita o una gomma è frustrante e può distruggere l’impulso creativo, producendo così uno stato d’animo poco disponibile alla concentrazione.
Quindi, prima di iniziare è meglio avere tutto l’occorrente a portata di mano.
Se non si dispone di uno spazio per allestire un piccolo studio, sarà meglio raccogliere tutti i materiali in un’apposita cassetta a più scomparti in modo da poter trovare immediatamente l’occorrente per disegnare.
L’ideale sarebbe trasformare l’angolo di una stanza in un piccolo laboratorio artistico permanente. Con una o due ore di tempo mobili, materiali e luci possono essere organizzati in modo tale da poter poi dedicare più tempo al disegno. Tre sono i punti da tenere presente quando si sceglie uno spazio di questo genere.
Luce
La luce deve essere buona e costante, quindi è preferibile uno spazio vicino a una finestra che non un angolo con poca luce; ma poiché si può desiderare di lavorare in momenti privi di luce naturale (per esempio di notte) sarà opportuno verificare anche l’adeguatezza dell’illuminazione artificiale, in modo da non doversi rovinare gli occhi.
Rumore
Il rumore costante, provocato da persone o da altre fonti, rende ovviamente difficile la concentrazione ed è perciò auspicabile trovare un luogo dove poter lavorare senza essere disturbati in continuazione.
Calore
Il calore deve risultare adatto per lavorare durante i mesi invernali, senza però essere eccessivo: disegnare vicino a un calorifero o a un’altra fonte di calore può danneggiare la carta e gli altri materiali da disegno.
Disegnare seduti o in piedi
Disegnare in piedi
Il piano di lavoro dovrà essere mantenuto a una buona distanza dagli occhi in modo da consentire una visione d’insieme del disegno e rendere possibile un movimento libero del braccio. Può essere una buona idea tenere accanto a sé uno sgabello per sedersi di tanto in tanto a riposare e per osservare il lavoro da una posizione diversa.
Disegnare seduti
La maggioranza delle persone trova più comodo disegnare seduta e in effetti per la maggior parte dei disegni non c’è ragione di fare il contrario. L’importante è avere sempre una buona visione sia del soggetto sia della tavoletta da disegno.
Scegliete una sedia comoda che sorregga la schiena in modo corretto, quindi appoggiate un’estremità della tavoletta da disegno al bordo tavolo, con un angolo di circa 45 gradi in modo da tenere l’altra estremità comodamente sulle vostre gambe. Evitate di piegarvi verso la tavoletta quando disegnate e cercate di allontanarvi dal disegno a intervalli di circa 30 minuti in modo da poter osservare il lavoro da una maggiore distanza. Questo permette di verificare se le proporzioni sono corrette e se la valorizzazione tonale è appropriata. Non si deve invece muovere la sedia o il soggetto, poiché si rischia di variare ripetutamente l’angolo di osservazione e li posizione.