Hai presente quella dolce via di mezzo tra il blu e il rosso, impreziosita da una punta di bianco che illumina il tutto? Sì, sto parlando del lilla, un colore che da sempre affascina chiunque voglia aggiungere un pizzico di romanticismo o di grazia alle proprie creazioni. Forse ti sarà capitato di voler dare un tocco di freschezza a un vecchio quadro, o di dipingere un giardino primaverile popolato da fiori lilla, glicine o ortensie. Se ti stai chiedendo come riuscirci con le tempere, sei nel posto giusto: qui troverai un percorso passo dopo passo, con qualche digressione utile (e divertente), e il giusto mix di consigli tecnici e suggestioni creative.
Perché il lilla piace (quasi) a tutti?
Il lilla è spesso associato alla serenità e alla gentilezza. Molti lo considerano un colore “rilassante,” in grado di trasmettere un senso di calma e di dolce malinconia. Sarà forse per questo che lo ritroviamo in tanti contesti: dai vecchi tessuti provenzali ai bouquet di fiori di campo, dai paesaggi primaverili fino alle collezioni di moda più attuali. Se chiudi gli occhi e pensi a un prato di lavanda in fiore, o a un vecchio servizio da tè con dettagli lilla, non senti subito un’aria di calma e di mistero?
Certo, un colore simile non è solo poetico, ma anche estremamente versatile. Basta variare leggermente le proporzioni di rosso, blu e bianco per cambiare la temperatura della tonalità: un lilla più caldo, ad esempio, può avvicinarsi al magenta, mentre uno più freddo sfocia quasi in un glaciale lilla-azzurrino. Ma andiamo con calma, e cominciamo a capire come nasce questa sfumatura dalle tue tempere.
Cosa serve per ottenere il lilla: materiali e strumenti essenziali
Prima di sporcarti le mani (anzi, i pennelli), ti conviene avere sottomano un elenco di materiali. Non è una lista infinita, te lo garantisco, ma ti aiuterà a procedere con ordine.
Colori a tempera
- Rosso (se possibile, un rosso magenta o carminio, di buona qualità)
- Blu (meglio un blu ciano, ma va bene anche un blu primario generico)
- Bianco (assicurati che sia un bianco coprente, perfetto per schiarire le miscele)
Pennelli di varie dimensioni
- Uno più grande per mescolare e coprire zone ampie
- Uno più piccolo per i dettagli o per aggiungere poco colore alla volta
Tavolozza o piatto di plastica
- Ti occorre una superficie liscia su cui dosare le tempere: meglio non mescolarle direttamente sul foglio o sulla tela.
Acqua e straccio/carta assorbente
- Per pulire i pennelli e gestire eventuali “macchie di colore” inaspettate.
Supporto su cui dipingere
- Carta (più o meno spessa), cartoncino, tela, tavole di legno trattate… dipende da cosa vuoi realizzare.
Tutto qua. Come vedi, non serve un arsenale di strumenti. C’è chi ama avere a disposizione altri colori (come il nero o il giallo) per aggiustare i toni, ma ti assicuro che per realizzare il lilla bastano i tre che abbiamo citato. E, ovviamente, un po’ di manualità e pazienza.
Come si crea il lilla: la teoria del colore in breve
Per capire come avviene la magia, dobbiamo fare un breve ripasso della teoria del colore. Tranquillo, nulla di noioso: in fondo, saper leggere la ruota cromatica ci aiuta a prevedere i risultati delle nostre mescolanze. I tre colori primari – rosso, blu e giallo – permettono di creare una miriade di sfumature. Unendone due otteniamo un colore secondario:
- Rosso + Blu = Viola
- Rosso + Giallo = Arancione
- Blu + Giallo = Verde
Nel nostro caso, il viola è la base su cui lavorare, e a esso andrà aggiunto il bianco per arrivare a quel tono delicato che chiamiamo “lilla.” In pratica, se tieni bene a mente questo percorso, riuscirai a gestire la quantità di bianco da un lato (per rendere il colore più chiaro) e il rapporto tra rosso e blu dall’altro (per regolare la temperatura del tuo lilla).
Procedimento step by step: come fare il lilla
Vediamo insieme il processo concreto, dalla paletta (o tavolozza) fino al tuo supporto finale.
1. Prepara i colori
Posiziona una piccola quantità di rosso, blu e bianco sul bordo della tavolozza. Tieni uno spazio libero in mezzo, dove andrai a mescolare. Non mettere troppa tempera subito: è più semplice aggiungere colore di volta in volta che doverlo rimuovere (cosa quasi impossibile, a dire il vero).
2. Crea il viola di base
Con un pennello pulito, preleva una piccola parte di rosso e una quantità simile di blu. Porta i due colori al centro della tavolozza e mescola fino a ottenere un viola omogeneo. Se vedi che il colore tende al blu, aggiungi un filo di rosso in più; se appare troppo rosato, correggi con una goccia in più di blu. L’obiettivo è avere un viola ben bilanciato, ma nulla vieta di “spostarlo” verso la sfumatura che preferisci.
3. Aggiungi il bianco
Ora viene la parte magica. Mettine poco all’inizio, perché il bianco ha un grande potere schiarente. Una volta aggiunto, mescola con calma. Noterai che il viola si trasformerà pian piano in una tinta più chiara e delicata: ecco la comparsa del lilla.
- Consiglio: procedi a piccoli passi. Una singola goccia di bianco può cambiare parecchio la tonalità. Aggiungi, mescola, osserva. E se serve, aggiungi di nuovo.
4. Regola la temperatura
Vuoi un lilla più freddo, quasi tendente al blu elettrico? Basta introdurre una puntina aggiuntiva di blu (o ridurre leggermente il rosso nella fase di creazione del viola). Preferisci un lilla più caldo, con una leggera nota rosata? Fai l’opposto: aggiungi un tocco di rosso. Man mano che sperimenti, capirai la sottile differenza che può fare anche un singolo colpetto di pennello in più di uno dei due colori primari.
Sfumature di lilla: lavanda, glicine, ortensia e altro
Uno degli aspetti più affascinanti del lilla è la sua capacità di declinarsi in tante varianti, ognuna con un suo carattere peculiare. Prova a pensare al lavanda: un colore tendente al blu, piuttosto freddo, che rievoca i campi della Provenza e i sacchettini profumati per l’armadio. Oppure al glicine: più rosato, caldo, con un pizzico di vivacità in più. C’è anche chi parla di “ortensia” riferendosi a un lilla quasi pastello, ideale per illustrazioni delicate o sfondi floreali.
Ma come ottenere queste sfumature? Semplicemente, giocando con le proporzioni. Aggiungi più blu se vuoi un lavanda freddo; più rosso per un glicine caldo; più bianco per un ortensia tenue. Potresti persino introdurre (con molta moderazione) un granello di giallo per “sporcare” un po’ il colore, se desideri un effetto un po’ più terroso o polveroso. E non dimenticare che un tocco di nero (pochissimo, mi raccomando) può scurire il tutto, regalandoti un lilla notturno di grande fascino.
Quando il lilla incontra la pittura: spunti e ispirazioni
Forse ti starai chiedendo: “Bene, ho finalmente creato il lilla. E adesso?” Le possibilità sono infinite. Puoi usarlo come tinta principale di un’opera dai toni delicati, magari per uno sfondo astratto con pennellate morbide, oppure come dettaglio per arricchire un ritratto. Immagina di dipingere un paesaggio con fiori di campo: macchie di lilla qua e là possono riportare alla mente la primavera, con i suoi colori e profumi.
Inoltre, il lilla si sposa meravigliosamente con il verde, specialmente se quest’ultimo è leggermente desaturato (un verde salvia, ad esempio). In un dipinto botanico, accostare un verde tenue a un lilla calibrato significa creare un contrasto leggero ma di grande impatto visivo. Più in generale, l’abbinamento tra lilla e tonalità neutre (come il bianco, il grigio chiaro o il marroncino chiaro) dona un risultato elegante, ottimo per chi ama uno stile minimalista ma non vuole rinunciare a un tocco di colore.
Piccole curiosità sul lilla e la sua storia
Ti sei mai chiesto perché, in certi dipinti antichi, troviamo sfumature che ricordano i colori che noi chiamiamo “pastello,” ma con una leggera patina di cupezza? Nel passato, i pigmenti erano spesso di origine naturale e non sempre stabili alla luce. Il viola e il lilla non erano così semplici da ottenere: i pittori rinascimentali, ad esempio, facevano ricorso a pigmenti ricavati da minerali o da sostanze organiche costose. Questo valeva soprattutto per il famoso blu oltremare, estratto dal lapislazzulo, e per alcune terre con cui si otteneva il rosso. Per un dipinto dai toni violetti, si andava a mescolare questi materiali preziosi, col rischio che col tempo il colore cambiasse aspetto.
Oggi la questione è molto più semplice: le tempere commerciali ti permettono di creare senza troppi problemi. Se poi desideri effetti ancora più precisi, potresti sperimentare con gli acrilici (che rimangono più vibranti anche dopo l’asciugatura) o con gli acquerelli (dove la trasparenza esalta le sfumature). Ma, in fondo, se usi tempere di buona qualità e presti un minimo di attenzione, riuscirai a mantenere un lilla brillante e fedele anche una volta che la pittura si sarà asciugata.
Digressioni: lilla nell’arredamento e nella moda
Onestamente, non tutti pensano a utilizzare il lilla solamente nelle belle arti. Spesso, questo colore entra in gioco anche nell’arredo o nella moda. Hai presente quelle camerette per bambini dove le pareti sono dipinte di un lilla tenue, quasi confetto? Dona un senso di accoglienza e fa risaltare mobili bianchi o color legno. Nella moda, invece, tanti stilisti amano inserire il lilla o il lavanda nelle collezioni primaverili e non solo, accostandoli al giallo tenue o al verde menta per look freschi e giovanili.
Se ami il design degli interni, potresti pensare di personalizzare un vecchio mobile dipingendone i cassetti in tonalità diverse di lilla, creando un piacevole effetto degradé. Oppure realizzare piccole cornici lilla da appendere su una parete bianca, perfette per valorizzare foto o illustrazioni. Il bello di possedere il colore “in barattolo” (o in tubetto) è proprio la libertà di dare vita alle tue idee, senza dover cercare in commercio l’oggetto perfetto.
Consigli pratici per conservare il lilla (e non solo)
Una volta ottenuto il tuo lilla, potresti volerlo conservare per qualche giorno, specie se stai lavorando a un progetto che richiede più sessioni di pittura. Ecco qualche suggerimento:
- Contenitore ermetico: se la tempera è ancora fluida, puoi riporla in un vasetto pulito con coperchio. In questo modo, avrai a disposizione lo stesso identico colore alla prossima sessione.
- Pellicola trasparente: qualcuno preferisce coprire la tavolozza con pellicola, lasciando meno aria possibile a contatto con la vernice. Attenzione, però: non è una garanzia di lunga durata.
- Prendi nota delle proporzioni: se preferisci rifare il colore in seguito, segna da qualche parte che hai usato, per esempio, 3 parti di rosso e 2 di blu più tot di bianco. Questo ti aiuterà a replicare la sfumatura con una precisione maggiore.
Problemi comuni e come evitarli
- Il mio lilla è troppo scuro: probabilmente hai usato poco bianco. Aggiungine gradualmente fino a schiarire il colore. Ricorda di non esagerare: meglio procedere per gradi.
- Il colore risulta grigiastro: può succedere se hai mescolato troppi colori insieme, magari aggiungendo anche un po’ di giallo o di nero. Per un lilla brillante, limita il numero di componenti.
- Si asciuga e cambia tonalità: le tempere, una volta asciutte, perdono un filo di luminosità rispetto a quando sono bagnate. Puoi compensare usando un po’ più di bianco in partenza, oppure sperimentare con acrilici, che mantengono i toni più vividi.
Conclusioni
Se sei arrivato fin qui, probabilmente hai già capito che creare il lilla non è un’impresa difficile. Basta saper dosare rosso, blu e bianco, agire con piccole correzioni e, soprattutto, dare spazio a quel pizzico di istinto che rende la pittura un’arte divertente e liberatoria. Non esiste un unico “lilla perfetto,” ma tanti tipi di lilla, ognuno adatto a uno scopo diverso: dall’evanescente lavanda, al delicato glicine, fino all’ortensia pastello o al lilla più carico e sensuale.
E adesso che succede? Ora è il tuo turno. Scegli i colori migliori che hai, prepara i pennelli, ritaglia uno spazio libero sul tavolo e… via con la sperimentazione. Puoi iniziare con un semplice foglio e creare macchie di lilla differenti, annotando le proporzioni di colori. Oppure passare subito a un progetto più grande, come dipingere un paesaggio notturno con sfumature lilla sullo sfondo. Chi lo sa, potresti trovare la tua nuova passione proprio in questa sfumatura delicata e affascinante.
Ricorda soltanto una cosa: non aver paura di sbagliare. La pittura è fatta di tentativi: a volte riescono subito, altre volte danno vita a soluzioni inaspettate. E se il colore si rivela leggermente diverso da quello immaginato, potrebbe persino rivelarsi migliore di quanto sperassi. In fondo, la libertà di creare è anche la libertà di sbagliare e di reinventarsi, giusto?
Spero che queste righe ti abbiano dato la giusta carica e tutte le informazioni necessarie. Il lilla è lì che ti aspetta, morbido, elegante e un po’ misterioso. Spetta soltanto a te trasformarlo in qualcosa di unico, che sia una pennellata in un acquerello floreale o l’intero sfondo di un dipinto astratto.