La tecnica hidden magic è molto simile alla tecnica mokume gane, con la sola differenza che si utilizzano sfoglie di colore nero per fare spiccare i colori scelti, al posto di sfoglie di metallo.
Come per il mokume gane, il fascino che distingue questa tecnica decorativa sta nella resa finale che non è mai uguale e quindi non è riproducibile.
La tecnica hidden magic, ovvero magia nascosta, è indicata solo per le paste polimeriche. Consiste nel ricavare, da diversi strati di colore e attraverso incisioni, delle figure astratte per decorare ciondoli o perle. Si può eseguire in modi diversi, i più diffusi sono la sovrapposizione di strati di colore, metodo stratificato, oppure con l’assemblaggio di rotoli di colore, metodo rotolino.
Sostanzialmente l’effetto si ottiene utilizzando diversi colori armonici e uno in netto contrasto che una volta uniti tra loro e incisi, danno la possibilità di ricavare delle forme particolari togliendo il primo strato.
Metodo Stratificato
Scegli due o tre colori armonici tra loro e uno di colore contrastante. Per esempio, il grigio e il rosso come colori armonici e il nero come colore contrastante.
Da queste palline si ricavano tre strisce che si possono ottenere con la stesura manuale attraverso il mattarello oppure con la macchina della pasta.
Si sovrappone una striscia sull’altra ci ogni colore armonico, lasciando per ultimo il colore contrastante.
Quindi, nell’esempio in questione, prima il rosso e il grigio, poi il nero.
Una volta sovrapposti gli strati, ripassare di nuovo il mattarello in modo da unirli uniformemente. Prendere delle texture esistenti in commercio oppure inventate con materiale da riciclo e incidere in maniera profonda sul blocchetto appena creato. Per esempio, è possibile utilizzare dei residui di plastica e delle formine circolari ricavate da tappi di penne.
Con il taglierino flessibile cercare di tagliare in maniera millimetrica il primo strato di nero in modo da fare uscire i colori sottostanti, il rosso e il grigio. Questo processo di lavorazione richiede pazienza.
Una volta lavorata la prima parte, ripassare leggermente il mattarello per uniformare la superficie.
Metodo Rotolino
Come per il precedente metodo, si scelgono due o tre colori armonici tra loro e uno di colore contrastante. Per fare un esempio diverso, è possibile scegliere l’arancio sfumato, l’azzurro sfumato e il verde azzurro sfumato come colori armonici e il nero come colore contrastante.
Si creano dei rotolini con i colori scelti che vengono successivamente rivestiti con il nero.
Una volta ottenuti i nuovi rotolini, si uniscono dandogli una forma quadrata e infine si schiacciano a rombo. Lo scopo è sempre lo stesso, creare una striscia da poter ricavare le forme geometriche. Quindi una volta ottenuto il rombo, si appiattisce e si seguono gli stessi punti per il metodo stratificato.
Come spiegato prima, tecnica mokume gane si differenza dall’hidden magic per la presenza di una parte in metallo al posto di una parte di colore contrastante come il nero, ed è una tecnica risalente al diciassettesimo secolo in Giappone.
La tecnica hidden magic è stata ideata con l’intento di imitare il mokume gane.
Esiste una terza tecnica molto simile alle altre due e si chiama tecnica mica shift. Nonostante assomigli alle precedenti, si basa sulla lavorazione di rilievi messi in risalto dai chiari scuri creati con la sfilettatura dei primi strati di pasta. In pratica invece di avere un colore dominante quale il metallo o il nero, si ha una sorta di miscela di colori sfumati su cui si imprime una decorazione.