Molti novizi confondono l’imprimitura con la base.
Con il termine imprimitura s’intende la primissima mano stesa sulla tela o sulla tavola grezza. Questo primo strato serve per preparare la tela o la tavola a ricevere il colore e garantirne la durata nel tempo. L’imprimitura oggi è spesso già disponibile sulle tele presenti in commercio, tanto che solo gli artisti professionisti, per necessità e per tradizione, preparano le tele con imprimitura.
Si effettua l’imprimitura mediante un impasto per lo più a base di olio cotto e biacca o gesso spento e colla.
Il proplasma (o abbozzo, o preparazione) è invece la prima vera mano data sulla tela o sulla tavola, al fine di iniziare l’opera. Anche quando la base non è necessaria a produrre effetti cromatici, è bene stendere questa prima mano al fine di ottenere un dipinto opaco all’attraversamento della luce. Questo colore di fondo permetterà ai colori successivi di poter risaltare. È possibile utilizzare una pennellessa al posto degli abituali pennelli, così da velocizzare l’operazione.
Possiamo paragonare l’abbozzo a una campitura studiata e preparata, sia nei colori sia nella rugosità sia nella direzione delle pennellate, per dipingervi sopra l’opera stessa.
Storicamente si utilizzavano colori a olio per eseguire l’abbozzo, con ovvi tempi necessari per l’essiccazione. È poco piacevole trovarsi nelle condizioni di voler dipingere un’opera che fermenta nella nostra fantasia e non poterlo fare perchè necessario attendere l’asciugatura dell’abbozzo. Tuttavia oggi questa frustrazione è facilmente superabile attraverso l’utilizzo di colori acrilici, che consentono tempi brevissimi per l’asciugatura. I colori acrilici hanno inoltre il vantaggio di essere ottimi quale base aggrappante dei colori a olio.
Ultimo aggiornamento 2024-11-11 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Stendere la base
Personalmente preferisco dipingere «alla prima», senza per altro disegnare sulla tela alcunchè. Se hai necessità di disegnare sulla tela, una leggera bozza a matita, terminato il disegno scegli le zone di colore per la successiva stesura vera e propria. Questo è determinante per una buona riuscita della tecnica di stesura della base.
-Esempio di una base per un paesaggio
hai diviso le aree di colore in due grandi zone, cielo e terra. Presumibilmente avrai un prato di colore verde e un cielo di colore azzurro. Potresti quindi scegliere di realizzare la tua base con gli stessi colori, in modo da avvicinarti alla successiva stesura del dipinto, dove aggiungerai (dopo l’essiccazione della base) i dettagli, le sfumature e gli effetti per il cielo e per il prato attraverso l’uso di colori a olio.
La scelta del colore potrebbe ricadere su un nero (nero d’avorio) per il prato, qualora volessimo far risaltare il verde con una perfetta base coprente. Allo stesso modo potremmo preparare la base per il cielo con una tonalità bruna (terra d’ombra bruciata + ocra gialla).
-Esempio di una base per un ritratto, l’incarnito:
i visi sono la bestia nera dei principianti. Per ottenere le tonalità della pelle umana è utile adoperarsi a un attento studio di preparazione della base. Anche per il volto umano, per i ritratti in genere, sono preferibili i le tonalità dei colori blu e verde.
Anche il bianco e il nero si prestano molto bene, specie per la predisposizione al chiaroscuro.
La ricerca di un tono colore pelle, più chiaro del definitivo, può essere un altro sistema per avvicinarsi all’opera finale.
Alla base della scelta dei colori per l’abbozzo c’è lo studio dei colori complementari. Possiamo sintetizzare dicendo che la base dovrebbe essere il colore complementare del colore che successivamente andremo a stendere: il rosso sotto il verde, l’arancio sotto il blu. Questa sintesi comunque non tiene conto dell’enfasi di cui il particolare dipinto può aver bisogno, oppure no, attraverso la sovrapposizione dei colori. È vero perciò, che, pur essendo una regola sperimentabile sui propri dipinti e con la propria tecnica di pittura, anche una base monocromatica di colore neutro (beige) può rivelarsi molto efficace, ma, soprattutto, veloce e pratica.
Tanto più che un’errata valutazione dell’abbozzo potrebbe farci allontanare dal risultato a cui aspiriamo cromaticamente. Il dipinto verde su base rossa risalta, ma produce effetti non naturali.
Altro metodo valido per ottenere contrasto può essere la sovrapposizione di colori caldi e colori freddi, come per esempio una base grigio-azzurro e una velatura di un blu, molto diluito.