In questa guida spieghiamo come scegliere la migliore resina trasparente per le proprie esigenze.
La resina trasparente è un materiale molto utilizzato, soprattutto negli ultimi anni, per l’ambito decorativo e per le creazioni fai da te, oltre che per l’arredamento, per la realizzazione di gioielli, quadri e pavimentazioni uniche. Inoltre, la resina trasparente è spesso presente nel settore nautico, nell’industria elettrica, nel settore alimentare e in ambito farmaceutico. Il grande successo è presto spiegato, le resine epossidiche trasparenti si induriscono a freddo e quindi non hanno bisogno di forni speciali o di lavorazioni complesse.
Non tutti sanno che la resina di tipo epossidico ha una trasparenza definita cristallina, ma in realtà non appare come il vetro o l’acqua. Il suo colore, infatti, è di un tono appena più caldo e ambrato. Per una personalizzazione maggiore, comunque, è possibile pigmentare ogni lavoro con polveri o ossidi. Tra i pregi di questo tipo di resina, infine, quello di non sviluppare assolutamente odori spiacevoli.
Come Preparare la Resina Trasparente
Per preparare la resina trasparente è fondamentale miscelare manualmente o con un trapano miscelatore due componenti, il componente A, cioè la resina base, e il componente B, indurente o catalizzatore, tenendo conto delle quantità indicate dal produttore. Attenzione, la resina va mescolata in maniera regolare in senso orario e antiorario per almeno 5 minuti per fare in modo che indurisca correttamente e quindi non resti morbida o opaca in alcune parti.
Il grado di durezza dipende dalle caratteristiche del prodotto come il tempo di maturazione, ovvero il tempo utile alla resina per asciugarsi completamente per fare in modo che non si formino macchie o possano rimanere impresse le impronte. Per esempio, vi sono resine che dopo ventiquattro ore risultano al tatto ancora morbide, ma nei giorni successivi continuano ad indurirsi.
Attenzione alle bolle d’aria, queste possono verificarsi in fase di miscelazione o durante la colata. Evitarle è possibile, basta mescolare la resina per un tempo maggiore, in maniera estremamente delicata e lasciarla riposare qualche minuto. In questo modo le bolle d’aria tenderanno a risalire in superficie. Una volta colata, comunque, è preferibile passare sulla resina una fonte di calore come un phon o una fiamma per fare scoppiare le eventuali bolle presenti. Ancora, si può soffiare con una cannuccia visto che il binomio calore e anidride carbonica le farà scoppiare.
A questo punto, è possibile aggiungere pigmenti o polveri metalliche per ottenere diversi effetti e giochi di colore. In fondo, la resina può essere colorata con la massima libertà. L’operazione avrà più successo con coloranti secchi e privi di acqua come polveri o sabbia. Nel caso in cui si vogliano aggiungere colori in pasta o liquidi, invece, è necessario verificare che questi prodotti siano tollerati dalle resine epossidiche.
Infine, si andrà a stendere il prodotto, processo che può avvenire con uno spessore che va da pochi millimetri fino a qualche centimetro. Nel primo caso, la resina si presta a tanti usi, per esempio vetrificante protettivo per la realizzazione di piani di tavoli, vetrificazione di tessuti, stampe, manifesti. Nel secondo caso, ovvero con uno spessore maggiore, vi è la possibilità di includere oggetti come conchiglie, pietre e pezzi metallici. Inoltre, è possibile realizzare magnifici effetti tridimensionali creando dei casseri di contenimento pieni di resina in cui si andranno a immergere gli oggetti.
Tra le possibili tecniche per stendere la resina, vi è quella che richiede una levigatura alla superficie, poi l’utilizzo di un pennello per applicare una finitura di resina epossidica. Una volta che il tutto avrà raggiunto una consistenza simile a quella del miele, si potrà iniziare ad applicare la resina sempre con un pennello oppure per colata se si desidera riprodurre un effetto a specchio.
Come Levigare e Lucidare la Resina Trasparente
Per ottenere il migliore aspetto possibile da un elemento in resina, è importante non dimenticare la fase di rifinitura. In molti casi può risultare infatti utile levigare la creazione per avere parti lisce.
Si inizia con una carta vetrata a grana grossa per rimuovere la parte più spessa e in un secondo momento si passa ad una carta vetrata a grana più fine per ottenere un bordo estremamente liscio.
Un altro passo consigliato è quello che riguarda la lucidatura. Due i fattori da tenere in considerazione, cioè le dimensioni e la regolarità della superficie su cui si va ad operare.
Se una superficie è grande o irregolare, è preferibile orientarsi verso una vernice spray, ovvero uno spray poliuretanico trasparente che si usa per la laccatura dei mobili, o un classico spray acrilico trasparente reperibile in un negozio di ferramenta. Per ottenere una buona rifinitura, servono almeno due mani con intervalli di un’ora circa.
Per un risultato perfetto, si consiglia la lucidatura manuale con carta abrasiva fino a grana 1500 e una passata di polish, ovvero di pasta lucidante.
Ma attenzione, questa tecnica, indicata per oggetti non troppo grandi ed abbastanza regolari, richiede una certa esperienza per evitare che appaiano graffi o si formino delle irregolarità poi difficili da eliminare del tutto.
Resina Trasparente più Venduta
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Ultimo aggiornamento 2023-12-09 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API