Il tratteggio per un disegnatore esperto è una seconda natura, serve a rendere in maniera sottile ed efficace le variazioni chiaroscurali ed è talmente naturale usarlo che a molti insegnanti non viene in mente che per un principiante non è per niente naturale e che va insegnato.
Una cosa che si può dire del tratteggio è che tutti i disegnatori di qualità usano questo metodo per gestire le variazioni di chiaroscuro e tonali (se lavorano con colori) quando lavorano con strumenti appuntiti come matite di grafite o colorate, penne a sfera o stilografiche, pennarelli, pennini a china, cannette, punte d’argento e via dicendo.
La seconda cosa è che ogni disegnatore sviluppa un proprio modo di gestire il tratteggio, è una sorta di calligrafia e come la calligrafia si sviluppa secondo i gesti naturali di ogni persona.
Se vuoi sviluppare un buon tratteggio, per qualche tempo disinteressati del risultato estetico di ciò che fai e prova a cercare di capire quale risulta essere il tuo gesto naturale di tratteggi, stai a vedere che tipo di tratti apprezza fare la tua mano e poi prova ad applicare questo approccio cercando in modo gentile di guidare il tuo gesto naturale.
Bisogna essere fluidi, rilassati.
C’è un segnale per controllare il nostro rilassamento: la distanza della faccia dal foglio, più la faccia è vicina al foglio maggiori sono le contrazioni e gli irrigidimenti che ci stiamo infliggendo.
Quindi schiena dritta e braccio rilassato, stare poco appoggiati al piano d’appoggio e stendere tratteggi accennando un sorriso.